Domenica 9 Febbraio 2020 dalle 18.00 alle 22.00
Silvia Antenucci presenta il libro Come La Grandine
► Domenica 9 Febbraio, alle 18:00, Silvia Antenucci presenta A Gallery16 il suo nuovo romanzo COME LA GRANDINE, l’amore è un proiettile di ghiaccio. (L'Erudita Editrice)
► lntroduzione di Gianluca Morozzi.
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“Era familiare un sorriso, era familiare un dolore, un rumore assordante e persino un silenzioso moto di malinconia. E le ricordava che l’amore, in realtà, non moriva, ma mutava nello schianto come la grandine”.
(Bologna, 28 gennaio 2020) Una giovane maestra che deve affrontare la sfida più difficile. Una bambina spaventata costretta a colmare da sola i propri vuoti e a vivere nell’inganno. Un medico (apparentemente) paralizzato da un passato che non lo lascia libero. Un musicista affascinante e di successo che cerca di riconoscere la propria solitudine. Ognuno è un mondo, una diversa declinazione della vita ma resa inaccessibile dalle barriere che ognuno di essi, nel tempo, ha costruito per se stesso. Che sono alte, solide, ma non abbastanza da impedire alla grandine, metafora della vita stessa “che picchia duro ma poi diventa acqua che scorre e ripulisce tutto”, di distruggerle per far tornare, finalmente, l’esistenza fluire.
Sono i quattro personaggi che si incontrano nelle pagine di “Come la grandine”, il secondo e nuovo romanzo di Silvia Antenucci (L’Erudita Editrice) nelle librerie e in rete dal 10 febbraio. Il dolore, infatti, arriva come una pioggia di ghiaccio e distrugge quasi tutto. Dopo e durante il nubifragio rimangono gli affetti, i sentimenti e la capacità di tenersi stretti. È così che le storie s'intrecciano, gli sconosciuti s'incontrano e si aiutano. Il caso allora sembra provvidenziale, genera incontri, svolte impreviste e possibilità di cambiamento.
“Come la grandine” è un romanzo d'amore nel senso più ampio, l'amore per le madri, per i padri, per i fratelli e anche per gli estranei che diventano, inaspettatamente, famiglia. “Nessun uomo è un'isola”, scriveva John Donne, tutti siamo collegati da fili invisibili, imparentati da gioie e dolori, fragili e forti assieme. A volte capita persino che rinasciamo, come in questo romanzo, uniti verso il sereno che torna, certo, ma sempre dopo, mai prima della tempesta.
Biografia autrice
Silvia Antenucci è nata nel 1977 a Verona. Vive a Bologna. Laureata in Filosofia, giornalista, da alcuni anni insegna Italiano alla scuola primaria. Dal 2012 pubblica racconti in antologie e raccolte per diverse case editrici (Fernandel, L’Erudita, Giulio Perrone Editore, Morellini Editore). Nel 2013 ha esordito con il romanzo distopico Sorridi. (L’Erudita Editrice). Per il 2020, sono in uscita alcuni racconti dell’autrice editi da Morellini Editore, Giulio Perrone Editore, ecc.
Sinossi
Quattro personaggi si incontrano in un complesso intreccio di vite. Elena, maestra elementare, dovrà affrontare la malattia della madre, se stessa e il rapporto tormentato con il padre. Sophia, troppo piccola, sarà costretta ad accettare le assenze e a colmare da sola i vuoti. Pietro riuscirà finalmente a fare i conti con il passato, mentre Gabriele si impegnerà a riconoscere i propri errori.
La rinascita, come superamento e accettazione del dolore, è il fil rouge di tutto il romanzo. “Essere vulnerabili” diventa così la chiave per ritrovare la propria autenticità e un’occasione per ricominciare a vivere.
Silvia Antenucci, con uno stile deciso e raffinato, mette a nudo la complessità dell’animo umano, dimostrando che le avversità possono trasformarsi in opportunità.