Venerdì 24 Gennaio 2020 dalle 21.30 alle 02.00
Balkanimals | Zaraf al Mercato Sonato
Venerdì 24 gennaio
Mercato Sonato
Via Tartini 3, Bologna
Balkanimals | Zaraf New album release + DJ Pravda
Siete pronti per uscire per una sera dall'ibernazione? State trovando in voi un pò di calore bestiale di inizio anno? La situazione è dunque propizia per il ritorno di Balkanimals: supremi beat balcanici nella festa più ruggente della città.
Zaraf
Zaraf è un pastore turco che, al pascolo, ha sempre suonato la sua tradizione. Trasferitosi in occidente, ha scoperto il funky, Hendrix, il surf, ma soprattutto la musica elettronica: D&B, dub, dance e...ha fatto un bel mischione, per sentirsi a casa, da qualunque parte si trovasse!
Chitarra e basso elettrico, un clarinetto e un sax pieni d’effetti, un synth e una batteria elettrnica vi traghetteranno da est a ovest, AR, tutto incluso!
T. Quinci_Clarinetto/Sax
D. Armata_Chitarra
A. Ascione_Basso
D. Angelica_Synth/Chitarra
M. Fanco_Batteria
Ingresso 5 € + Tessera Arci 2019/20 - è possibile farla all'ingresso al costo di 10 € - si consiglia pre-adesione al link https://portale.arci.it/preadesione/assne-senzaspine/
Da Giovedì 23 Gennaio 2020 ore 10.00 a Domenica 26 Gennaio 2020 ore 19.00
Premio Renner 2019 la mostra | Art City 2020
Sono 42 le illustrazioni che hanno interpretato il #rosso in chiave contemporanea e che saranno in mostra durante Art City Bologna 2020 per il Premio Renner per il contemporaneo.
dal 23 al 26 gennaio 2020
presso Ateliersi | via San Vitale 69, Bologna
L'ingresso è gratuito
Premio Renner per il contemporaneo
www.premiorenner.it
Il Premio per il Contemporaneo Renner Italia è realizzato con la direzione artistica di CHEAP street poster art.
www.cheapfestival.it
Vincitore | Daniele Castellano
Menzioni speciali della giuria | | Davide Panizza
In mostra le illustrazioni di
Marianna Balducci
Bart. Davide Salvemini
Marco Bassi e Hikaru Hashimoto
Elisabetta Bernardi
Sara Candeago
Andrea Casciu
Daniele Castellano
Barbara Civilini
Alessandro Coppola
Veronica Cosimetti
Lorenza Cotellessa
Lorenzo D’Alessandro
Daniela Drumea
Federica Fabbian
Anna Fennel Hughes
Alberto Fiocco
Anna Formilan
Giada Franceschelli e Luca Tellurio
Giovanna Izzo
Sarah Edith Lombroso
Mangoosta
Alessandra Manfredi
Alessandro Manzella
Cecilia Marino
Ciro Montella
Ada Natale
Giulia Neri
Kevin Niggeler
Damiano Oliva
Davide Panizza
Elena Pedroli
Diederik Pierani
Giulia Piras
Kiki Skipi
Alessandro Ripane
Noemi Rosano
Lorenzo Sangiovanni
Cinzia Santi
Giulia Tassi
Pietro Junior Tenuta
Elena Vitti
Venerdì 24 Gennaio 2020 dalle 20.30 alle 23.30
Murato! Yussef Dayes live at Locomotiv Club | Bologna
Radio Città del Capo, Unhip Records Bologna e Locomotiv Club presentano
Murato!
ospite: Yussef Dayes live trio - UNICA DATA ITALIANA
Il batterista Yussef Dayes è uno dei più entusiasmanti musicisti della nuova generazione emersa da Londra. Dayes è stato artefice con il tastierista Kamaal Williams dell'acclamato album 'Black Focus' a nome Yussef Kamaal. In precedenza si era già messo in luce con gli United Vibrations "una visione psichedelica del jazz con l'aggiunta di elementi di hip-hop, canti, musica dance elettronica e ritmi world", ha poi realizzato 'Black Focus' che fonde la parte più dreamier del jazz-funk anni '70 con la sensibilità del clubbing londinese, attingemdo da broken beat, trip hop e house.
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> apertura porte 20:30
> inizio live 21:45
> ingresso 18€ + d.d.p.
> TicketOne: solo presso i punti vendita
> Boxer: https://www.boxerticket.it/yussef-dayes/
> tessera AICS 2019-2020 obbligatoria (8€)
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'The Indipendent' ha dichiarato "Dayes is rhythm". Appreso da Billy Cobham e pesantemente influenzato dalle tecniche senegalesi, il suo modo di suonare è volatile, estenuante e astuto in egual misura. Nella seconda metà del 2017 Yussef ha lavorato con il chitarrista/bassista londinese Mansur Brown, e il pianista,Charlie Stacey. Dopo "Love Is The Message" del 2018 - la prima uscita da solista di Yussef - il 2019 è destinato a essere il suo anno più impegnato, con un album solista di debutto e svariate collaborazioni in cantiere.
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Murato! è una rassegna di concerti organizzata da Unhip Records con la collaborazione di Radio Città del Capo, principalmente a Bologna, città dove è nata la label. Sotto l’effigie di Murato, negli ultimi dieci anni sono arrivati all'ombra delle due torri artisti quali Mulatu Astatke, Melt- Banana, The Black Heart Procession, Fourtet, Autechre, Josh T Pearson, Beans, Califone, Lali Puna, Arab Strap, The Notwist, Cat Power, Codeine, Akron/Family, Pinback, Toro Y Moi, The Twilight Singers, Iron & Wine, Built To Spill, Why?
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Locomotiv Club
Via Sebastiano Serlio 25/2, 40128 Bologna
www.locomotivclub.it
instagram: @locomotivclub
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Per ulteriori info contattateci su info@locomotivclub.it o al 3480833345
Venerdì 24 Gennaio 2020 dalle 23.30 alle 05.30
Werkstatt w/ MCMLXXXV, Rorschack, Rafal S
#OSMOSE
WRKSTTT Prod. by T/S
❐ MCMLXXXV
❐ Rorschack
❐ Rafal S
c\o
Cassero LGBTI center
Via Don Minzoni 18 / Bologna / www.cassero.it
TESSERA ARCIGAY LESBICHE BOLOGNA REQUIRED
Info tesseramento: https://www.cassero.it/chi-siamo/tesseramento/
❐ Early bird su UGO 7 euro [SOLD OUT]
❐ Regular Ticket disponibili su UGO 10 euro
https://ugo.app.link/JkExC7Td52
❐ Ingresso alla cassa 13 euro
❐ Ingresso studenti con badge universitario 10 euro
(entro 1:00)
▶︎ SI’ VUOL DIRE SI’, NO VUOL DIRE NO ◀︎
In questo spazio ogni persona deve sentirsi accolta e benvenuta. Omofobia, transfobia, sessismo, maschilismo, razzismo e fascismo non sono ammessi. Il consenso è indispensabile nelle interazioni fra tutti i generi e può essere revocato in qualunque momento. Il consenso dev’essere esplicito; quando sei nel dubbio, considera che se non è un assoluto sì, è un assoluto no.
L'orario di chiusura non corrisponde all'orario entro il quale accedere/tesserarsi.
L'orario di accesso allo spazio e al tesseramento può variare in base all'afflusso.
Si ringrazia per la collaborazione.
Artwork by UAGB (Ig: @uagbgrphc)
Venerdì 24 Gennaio 2020 dalle 19.00 alle 20.00
La vita nuova di Romeo Castellucci | Special Project Art City
#SpecialProject di #ARTCITYBologna 2020 è un evento performativo di assoluto rilievo in ambito nazionale e internazionale: la presentazione in prima nazionale de “La Vita nuova”, l’ultimo lavoro di #RomeoCastellucci, regista teatrale, autore, artista visivo, insignito del Leone d’Oro alla carriera per il Teatro dalla #BiennalediVenezia nel 2013, della laurea ad honorem in Discipline della Musica e del Teatro da Alma Mater Studiorum Università di Bologna nel 2015, premiato con l’Oscar della lirica 2018-19 (miglior spettacolo, miglior regista e miglior scenografo) per la Salome prodotta dal Festival di Salisburgo.
La performance sarà visibile venerdì 24 e sabato 25 gennaio 2020 alle h 19.00 e h 21.00, per un totale complessivo di #4repliche, negli spazi di #DumBO, l’area nata da un progetto di rigenerazione urbana che per la prima volta entra nella mappa dei luoghi di #ARTCITYBologna.
Entrando nello spazio della performance, si respira il senso di un #inizio, qui, in un grande parcheggio di auto, dove si sono dati convegno un gruppo di uomini. Sono fratelli e intendono inaugurare un modo nuovo e migliore di stare insieme. Migliore, rispetto al mondo da cui si sono separati, all’#AttivitàAlienata, al #LavoroStipendiato, alla #politica e all’#arte. Non credono più a queste forme della vita sociale. Uno di loro sente più degli altri la responsabilità di annunciare. Lui e i suoi fratelli sono i #profeti di una nuova vita, nata semplicemente dalla loro attuale condizione umana che ha espressamente bisogno di inventare altre forme e ornamenti, a partire dalla #povertà della #realtà. Da qui deve sorgere la nuova vita dei senza-terra, e dei costruttori di nuovi focolari domestici ed estetici.
Questi fratelli odiano gli artisti, perché le loro opere dicono e non fanno. Secondo i profeti gli artisti praticano l’arte della somiglianza totale, anche se predicano il contrario. I #profeti oppongono l’arte del vivere al vivere con l’arte.
La concezione e la regia della performance sono di Romeo Castellucci, il testo di Claudia Castellucci, la musica di Scott Gibbons. Con Sedrick Amisi Matala, Abdoulay Djire, Siegfried Eyidi Dikongo, Olivier Kalambayi Mutshita, Mbaye Thiongane.
Il progetto è a cura di Lorenzo Balbi e si realizza in collaborazione con MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione; produzione esecutiva di Societas Teatro Comandini in coproduzione con BOZAR, Center For Fine Arts (Brussel), Kanal - Centre Pompidou (Brussel), La Villette (Paris) e in collaborazione con V-A-C Foundation. L’attività di Socìetas è sostenuta dal Ministero per I Beni E Le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna e Comune di Cesena.
ℹ️ La performance è ad ingresso è gratuito, su PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA con COUPON GRATUITO. Per questioni di sicurezza il numero di spettatori è limitato.
Le quattro repliche si svolgeranno
il 24 gennaio ore 19 e ore 21
il 25 gennaio ore 19 e ore 21
Padiglione 4 - DumBO, via Camillo Casarini, 19, 40131 Bologna
⚠️ E' richiesto al pubblico già in possesso del coupon di arrivare anticipatamente presso la biglietteria di DumBO per ritirare il proprio biglietto d’ingresso (dalle ore 18.15 alle ore 18.45 per la performance delle ore 19; dalle ore 20.15 alle ore 20.45 per quella delle ore 21). Oltre questi orari i posti relativi ai coupon non cambiati con i biglietti d’ingresso saranno ceduti al pubblico in lista d'attesa ⚠️
LINKS COUPONS GRATUITI
24/01 h 19 👉 https://lavitanuova_romeocastellucci_1.eventbrite.it
24/01 h 21 👉 https://lavitanuova_romeocastellucci_2.eventbrite.it
25/01 h 19 👉 https://lavitanuova_romeocastellucci_3.eventbrite.it
25/01 h 21 👉 https://lavitanuova_romeocastellucci_4.eventbrite.it
📸 Foto:
Romeo Castellucci, La vita nuova. © Stephan Glagla
🔵 #ARTCITY 2020
🔴 Arte Fiera #artefiera2020
Comune di Bologna Card Cultura Bologna Welcome
Venerdì 24 Gennaio 2020 dalle 18.00 alle 21.00
Tobia Scarpa _ Dall'arte della misura silenziosamente
●●● English text below ●●●
TOBIA SCARPA
Dall’arte della misura silenziosamente
Un’interpretazione acritica dell’opera “Melencolia I” di Albrecht Dürer
Opening Cocktail
Venerdì 24 Gennaio 18-21
21.01.20 – 29.02.20
Mar-Sab | 11-19
Paradisoterrestre Bologna
Via De’ Musei 4
Nell’ambito di ART CITY Segnala 2020 in occasione di Arte Fiera, Paradisoterrestre presenta una mostra di Tobia Scarpa, progettista che nella sua lunga attività professionale si è occupato di architettura, restauro, allestimenti, design, grafica, insegnamento.
Agli albori della sua carriera, l’architetto veneziano disegna per Dino Gavina la sedia Pigreco (1960), il divano Bastiano (1960) e il letto Vanessa (1962), pezzi diventati iconici nel panorama del design internazionale. Sempre a fianco dell’imprenditore bolognese, partecipa agli inizi degli anni Sessanta alla nascita della società Flos, per la quale ha in seguito disegnato numerose lampade tra cui Fantasma (1961), Foglio (1966) e Biagio (1968). A distanza di sessant’anni, la collaborazione si rinnova con un inedito progetto artistico: partendo da un’interpretazione di Melencolia I, capolavoro della produzione incisoria di Albrecht Dürer, Tobia Scarpa realizza tre opere in edizione limitata per Paradisoterrestre.
L’incisione a bulino, eseguita dall’artista tedesco nel 1514, vanta una fama smisurata ed è stata protagonista di riflessioni e letture diverse. Con la sua enigmatica complessità ha attirato a sé non solo esperti alla ricerca di una possibile e coerente interpretazione, ma ha anche ossessionato molti degli artisti successivi, fino alla più recente contemporaneità, tanto da poter parlare di una “persistenza” della Melencolia I di Dürer nell’immaginario collettivo.
Tobia Scarpa ha scelto di scomporre la rappresentazione, estrapolando due elementi cardine presenti nell’opera legati all’ambito strettamente geometrico-matematico: il poliedro e il quadrato magico.
Una suggestione che si tramanda da una generazione all’altra, quella dell’architetto per il misterioso solido di Dürer. Il padre Carlo Scarpa aveva a suo tempo già mostrato interesse per il poliedro tanto da dedicarsi ad un lavoro di ricerca sulla enigmatica figura. Il lato nascosto del solido, rimasto celato per cinque secoli nell’incisione düreriana, viene finalmente liberato nello spazio dell’osservatore con le due sculture, Festuca Lapis in marmo e Scudo Magico in ferro e ottone, realizzate per Paradisoterrestre da Tobia Scarpa.
Nella terza opera Geometrie Nascoste, stampa in tiratura di 100 copie, l’architetto si confronta invece con il quadrato magico, ricercando e individuando simmetrie nelle configurazioni numeriche di Dürer e di Benjamin Franklin.
L’allestimento della mostra è affidato a Pierre Gonalons, direttore creativo della galleria Paradisoterrestre.
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TOBIA SCARPA
Dall’arte della misura silenziosamente
An uncritical interpretation of the artwork “Melencolia I” by Albrecht Dürer
Opening Cocktail
Friday 24th January from 6pm to 9pm
21.01.20 – 29.02.20
Tue-Sat | 11am-7pm
Paradisoterrestre Bologna
Via De’ Musei 4
For ART CITY Segnala 2020 on the occasion of Arte Fiera, Paradisoterrestre presents an exhibition by Tobia Scarpa, designer who in his long professional activity has been dealing with architecture, restoration, set-ups, industrial design, graphics, teaching.
At the start of his career, the Venetian architect designed for Dino Gavina pieces that later became iconic on the international design scene: Pigreco chair (1960), Bastiano sofa (1960) and Vanessa bed (1962). Always alongside the Bolognese entrepreneur, at the beginning of the Sixties he took part in the creation of the Flos company, for which he subsequently designed numerous lamps including Fantasma (1961), Foglio (1966) and Biagio (1968). Sixty years later, the collaboration is renewed with an artistic project: starting from an interpretation of Melencolia I, enigmatic masterpiece by Albrecht Dürer, Tobia Scarpa creates three limited edition artworks for Paradisoterrestre.
Realized by the German artist in 1514, the engraving has been the protagonist of countless investigations and the subject of a very extensive literature. With its enigmatic elements, it has not only attracted scholars in search of a possible and coherent interpretation, but also obsessed many artists up to the most recent contemporaneity, so that we can speak of a “persistence” of Dürer’s Melencolia I in the collective imagination.
Tobia Scarpa chose to break down the representation, extrapolating two of the key elements present in the work, related to the geometric-mathematical field: the polyhedron and the magic square.
A suggestion handed down from one generation to another, that one of the architect for the mysterious Dürer’s solid. His father Carlo Scarpa had at the time already shown so much interest in the polyhedron to devote himself to a research on the enigmatic figure. The hidden side of the solid, remained concealed for five centuries in Dürer’s engraving, is finally freed in the viewer’s space with the two sculptures, Festuca Lapis in marble and Scudo Magico in iron and brass, realized by Tobia Scarpa for Paradisoterrestre.
In the third exhibited artwork Geometrie Nascoste, a print in a limited edition of 100, the architect focuses on the magic square, researching and identifying symmetries in the numerical configurations of Dürer and Benjamin Franklin.
The exhibition set up is curated by Pierre Gonalons, creative director of Paradisoterrestre gallery.
Da Venerdì 24 Gennaio 2020 ore 17.00 a Domenica 26 Gennaio 2020 ore 20.00
Figurabilia | piccolo festival dell'arte iconica
Il 24|25|26 gennaio 2020 Menomale ha il piacere di ospitare FIGURABILIA, prima edizione del piccolo festival dell'arte iconica
Al centro di questa edizione sarà la figura femminile, interpretata da 8 artiste italiane che esporranno e illustreranno il ruolo e il significato simbolico della donna attraverso l’arte figurativa.
Le artiste coinvolte sono:
ANTONELLA CINELLI, ROBERTA DALLARA, ERICA FUSCHINI, CRISTINA IOTTI, ILARIA MARGUTTI, ROBERTA SERENARI, VANIA ELETTRA TAM, ROBERTA UBALDI.
In programma anche workshop, incontri letterari e confronti tra artisti, intellettuali e pubblico.
Ideatrice e direttrice artistica del festival è Antonella Cinelli.
Ospite d’eccezione il critico d’arte Carlo Micheli.
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> Inaugurazione venerdì 24 gennaio 2020
ore 17.30 Menomale via de’ Pepoli 1/a – Bologna
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>>ORARI DI APERTURA<<
ven 17.30 | 22.00 – sab 16.00 | 24.00 – dom 15.00 | 20.00
***
Una selezione di opere rimarrà in esposizione fino al 21 febbraio 2020 presso la Odeon Gallery, via Mascarella 3 – Bologna
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>>PROGRAMMA FIGURABILIA, talk, incontri e presentazioni<<
> Venerdì 24 Gennaio 2020
- Ore 17.30 - Inaugurazione FIGURABILIA
Saluti del presidente commissione scuola e cultura del comune di Bologna FEDERICA MAZZON
- A seguire CARLO MICHELI dialoga con le artiste (e con il pubblico)
- Ore 21.00 - “Illustrazione, fotografia e pittura in dialogo con la pagina scritta Incontri con l’autore in collaborazione con Edizioni Pendragon” presenta:
“Bertoldo e Bertoldino” con Giuseppe Palumbo e Franco Bacchelli. Una nuova edizione illustrata del classico di Giulio Cesare Croce
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> Sabato 25 gennaio
- ore 17.00 - “Illustrazione, fotografia e pittura in dialogo con la pagina scritta Incontri con l’autore in collaborazione con Edizioni Pendragon” presenta:
“I fiori animati” con Antonio Castronuovo e Nicola Muschitiello. Fiori antropomorfi oppure donne dalle sembianze aggraziate e delicate vestite da fiore rappresentano la summa del talento creativo di Grandville, celeberrimo illustratore e caricaturista del secondo romanticismo francese.
- ore 18,30 - Ilaria Margutti Presenta il progetto Casermarcheologica “Architettura che genera comunità” Spazio per l’arte contemporanea.
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> Domenica 26 gennaio
- ore 16.00 - “Illustrazione, fotografia e pittura in dialogo con la pagina scritta Incontri con l’autore in collaborazione con Edizioni Pendragon” presenta:
“Ritratti di gente invisibile” con Rosy Sinicropi e Diego Pagani. Si parla tanto delle api, ma poco dei loro custodi. Storie di tredici apicoltori raccontate da fotografie e testi.
- ore 17.30 - “Illustrazione, fotografia e pittura in dialogo con la pagina scritta Incontri con l’autore in collaborazione con Edizioni Pendragon” presenta:
“Il piccolo libro delle nuvole” con Eléonore Grassi E Federica Rapini. Originale e difficile da classificare in un preciso genere letterario, questa pubblicazione piena di sorprese racconta il mondo di meraviglie che si trova appena sopra di noi.
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INFO:
Ufficio Stampa: Fluida Comunicazione
Barbara Mazzocco – barbara.mazzocco@fluidacomunicazione.it
Immagine di copertina
Roberta Serenari AXIS MUNDI 2017
olio su tela 130x100 cm
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8 DONNE 8 di Carlo Micheli:
FIGURABILIA va vissuta con la stessa febbricitante aspettativa di quando da bimbi attendevamo il circo, magari uno di quei circhi minori, autogestiti, dove il trapezista si occupa anche delle luci, ma dove per scelta si sono ritrovate attrazioni d’alto livello, desiderose di cambiare alcune regole dello spettacolo, dove otto artiste otto propongono numeri d’alta scuola, confrontandosi col pubblico e con gli addetti ai lavori per capire, per farsi capire, per capirsi. FIGURABILIA è un sassolino gettato nello stagno, ma ha enormi aspettative, perché coinvolgerà il “piano alto della testa” e di questo l’arte ha maggiormente bisogno, oggi più che mai. E il mio ruolo? Tenere a battesimo questo Festival nello spirito e nei panni del presentatore, appunto, di uno spettacolo circense, cui compete il riempimento delle pause tra un numero e l’altro, ma che è di fatto ben lieto di tagliar corto, consapevole che il pubblico è accorso per assistere ai virtuosismi delle magnifiche otto…
ANTONELLA CINELLI è l’ideatrice e curatrice di FIGURABILIA, “dea ex machina” del festival. La sua pittura, definibile come ritrattistica di “documentazione”, sta evolvendo tecnicamente verso una maggiore rapidità esecutiva, verso immagini meno definite ma più pregnanti in cui, complici i grandi formati, il soggetto è posto sotto una speciale lente di ingrandimento che, invece delle peculiarità fisiche, ne accentua l’interiorità e le doti morali.
ROBERTA DALLARA focalizza la propria attenzione su frammenti di interni disabitati, pervasi tuttavia dalla presenza di sé, palpabile, avvertibile. Indizi minimali disseminati lungo l’iter narrativo: una maglietta stesa ad asciugare sul balcone, il pizzo sul sedile della seggiola, lasciano intendere il gioco sottile dell’autrice. Proprio l’assenza conclamata della figura femminile ne evoca la presenza, abbattendo in tal modo il muro pretestuoso innalzato tra realismo e astrazione.
ERIVA FUSCHINI nelle sue “introspezioni pittoriche” propone ritratti di homeless, ricordandoci che il termine non sta ad indicare una categoria umana particolare, ma una condizione esistenziale: c’è chi è vittima dei propri eccessi, chi ha subito un dolore implacabile, ma anche chi ci osserva con commiserazione… Lo sguardo indagatore e (artaudianamente) crudele dell’artista, ben si associa al disegno del leopardo che, non casualmente, Erica ha intitolato “me”.
CRISTINA IOTTI conduce la propria ricerca sul piano di una semplicità apparente, realizzando con maestria vere e proprie icone di femminilità, incentrate su attributi esteriori (pizzi, fiori, abiti ricamati, mani dalle lunghe unghie curatissime). Ma si tratta di particolari, di parti del corpo, mentre il volto non compare mai, cosicchè la figura, irriconoscibile, diviene archetipo di una femminilità senza tempo, tutta delicatezza, eleganza, leggerezza.
ILARIA MARGUTTI ha scelto di cucire alla tela la propria passione, ricamando una interiorità che si palesa punto dopo punto, dando corpo al segno, talvolta al sogno. Questa “filografia” è di fatto una particolare liturgia realizzativa, totalizzante, che racchiude l’artista in una sorta di bozzolo atemporale, dove la ripetitività del gesto culla i pensieri, mettendone a nudo la personalità. Un filo color sanguigna per assicurarsi la fuga dal labirinto della banalità contemporanea.
ROBERTA SERENARI dotata di una tecnica non comune ha il grande merito di aver fatto confluire la propria arte verso dinamiche oniriche e surreali. Le sue bimbe sono inquiete e inquietanti come l’infanzia e le fiabe è giusto che siano, Alici che sfidano senza leziosità gli sguardi degli adulti. Immerse in stanze ridondanti di giocattoli ormai abbandonati, fanno a pezzi le suppellettili e le consuetudini del passato. Ribelli e disincantate, sanno abbandonarsi al sogno e alla creatività.
VANIA ELETTRA TAM proietta uno sguardo ironico sulla realtà, addentrandosi nei meandri dell’inconscio per evidenziare le situazioni paradossali cui non facciamo nemmeno più caso. I suoi quadri, in apparenza di facile lettura, nascondono un lavoro concettuale che spazia dalla pubblicità all’enigmistica, dalla cronaca alla storia dell’arte. Questa ricerca trasversale conferisce alle sue opere una cifra stilistica inconfondibile, caratterizzata da varie chiavi di lettura, sintetizzate nel gioco di parole conTAMinAZIONE.
ROBERTA UBALDI utilizza la ruggine come supporto e materia del proprio fare artistico. Ma la ruggine rappresenta pure quel sottile diaframma di luogo, di tempo e di spazio da cui gli interventi pittorici sembrano affrancarsi, riemergendo dall’oblio… oppure da cui vengono risucchiati per scomparire in una dimensione parallela. La drammaticità delle rappresentazioni pare accapigliarsi con le cromie calde e suadenti, ma da questo contrasto eracliteo nasce un equilibrio vincente.
Venerdì 24 Gennaio 2020 dalle 22.00 alle 06.00
Friday Party Psikpoatik & friends
0o0 FIOCCO 0o0
0o0 BURGO 0o0 B-DAY
0o0 PANZER 0o0
0o0 GREYS 0o0
0o0 PLUTON 0o0
0o0 RONNY KAMA 0o0
0o0 COLLIUS 0o0
0o0 STARIXX 0o0
0o0 TWIN FREQUENCY 0o0
RAGGIUNGIBILE CON MEZZI PUBBLICI
DALLO SFERISFERIO IN VIA IRNERIO,BOLOGNA .
PRENDERE GLI AUTOBUS 14A-14B-14C. SCENDERE ALLA FERMATA “TAGENZIALE SAN VITALE “A 500M DAL LOCALE .
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CONTRIBUTO ASSOCIATIVO:8 senza tessera
TESSERA 3 con tessera
EVENTO RISERVATO SOLO AI SOCI E.N.T.E.S TESSERA VALIDA PER TUTTO IL 2020
RISPETTIAMO LA LOCATION CHE CI OSPITA
Venerdì 24 Gennaio 2020 dalle 18.30 alle 21.30
I gufi non sono quel che sembrano. Maschere, ceramiche e disegni
I gufi non sono quello che sembrano
Maschere, ceramiche e disegni di DEM
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Inaugurazione Venerdì 24 Gennaio ore 18.30
Officina Margherita, Via Santa Margherita, 14a Bologna
Apertura dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00
Fino al 22 Febbraio 2020
Info: officinamargherita@gmail.com - 051.0311817
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In occasione dell’uscita di ABC/DEM, libro antologia di DEM, edito da Zooo Print and Press, Officina Margherita presenta l’esposizione: I gufi non sono quello che sembrano.
La mostra comprende una selezione di ceramiche, maschere e disegni realizzati dall’artista negli ultimi anni.
Dem sperimenta utilizzando vari media, e non esclude nessuna pratica.
Come un moderno alchimista, crea personaggi bizzarri, creature surreali, abitanti di uno strato impercettibile della realtà umana. Multiforme e ironico, le sue opere spaziano dal cucito, al ricamo, alla modellazione in ceramica, al disegno, alla pittura e alla scultura.
L’avvicinamento a tematiche antropologiche e legate alla natura, stimolano l’artista a una costante sperimentazione, giunta tra l’altro, anche alla produzione del film “Supra Natura”, dei cortometraggi “Panta Rei” e “Liber Pater” e alla creazione d’installazioni composte esclusivamente da materiali naturali.
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“Vivo in uno spazio senza tempo, in ogni luogo naturale del mondo ai confini della realtà, del micro e del macrocosmo. Sono fatto di animali, piante, rocce, spiriti. Studio, ricerco, rielaboro simboli che appartengono al genere umano da migliaia di anni ma che sono andati persi, cerco di far tornare vivo il loro significato e la loro energia. Sono un uomo raccoglitore, trovo piume, ossa, teschi, chiocciole, fiori secchi. Cerco cose che i più non vedono perchè mi sono rieducato a osservare la Natura.
[…] Mi sporco di terra, vernice, argilla. Cucio e ricamo come se praticassi un mantra. Ascolto i luoghi naturali e materializzo i genius loci intrecciando rami. Amo le Dee di tutto il mondo, le streghe e tutte le piante sacre. Disegno reti, composte da altre reti, perchè ogni forma vivente è collegata l'una con l'altra.
[…] Disegno cose che non esistono, forse. Arrivo dallo stesso fiume di Giuliano Mauri. Le mie installazioni composte di Natura seguono il ciclo di vita e di morte. Brucio le mie costruzioni dopo giorni di lavoro intenso per riscoprire il senso antico del rito del fuoco e della trasformazione. Sono attirato da tutto ciò che non ha una spiegazione razionale. Mi piace ogni cosa che è “diversa”. Cerco di creare mondi dove l'uomo e la natura convivono ancora in armonia”.
http://demdemonio.org
https://www.instagram.com/demdemonio
http://zooo.org
Photo: Marta Zdulska
Venerdì 24 Gennaio 2020 dalle 22.00 alle 03.00
Per Colpa Degli Anni '90
- Per Colpa Degli Anni ’90 - 📌 Bononia Club
I botti di inizio anno non sono ancora terminati… Torna, dopo il clamoroso debutto di novembre, il party anni ’90 più sfrontato di sempre!! Le regole? Squadra che vince non si cambia, la sobrietà non è concepita, l’ignoranza dilaga e regnano indistintamente musica dance e anni ‘90 senza lasciare nulla al caso… Ovviamente :
INGRESSO GRATUITO PER TUTTA LA NOTTE!!!
E per non farvi mancare nulla….
🍸 Special Promo fino a mezzanotte: 2 Drink (una base alcolica) 10€ 🍸
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Un remember pazzesco di artisti che hanno fatto la storia… e noi la riscriviamo insieme…
NAIVE | ALCAZAR | SPICE GIRLS | ATC | BAMBLE B. | AQUA | CORONA | BACKSTREET BOYS | RED HOT CHILI PEPPERS | MADONNA | BLONDIE | GIGI DAG | LAS KETCHUP | TAKE THAT | MGMT | NOELIA | PAULINA RUBIO | LIQUIDO | ROBBIE WILLIAMS | PREZIOSO | NATALIE IMBRUGLIA | DJ ROSS | PAPS’N’SKAR | EIFFEL 65 | MOLELLA | BRITNEY SPEARS | LA BOUCHE | DARUDE | PAKITO | ROBERT MILES | BOMFUNK MC'S | MIRANDA | FAITHLESS | VENGABOYS | JENNIFER LOPEZ | THE BROTHERS | RICKY MARTIN | CHEMICAL BROTHERS | MARKUS | DAFT PUNK | 883 | FATBOY SLIM | AVRIL LAVIGNE | GABRY PONTE | LOU BEGA | BLINK 182 | APOLLO 440 | E TANTI ALTRI….
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Guest DJ’S :
DANY C
ALEX P & ANTU’
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>>> Ah scusate, i gadget :
🎁 T-SHIRT - Woman Collection
🎁 STACCATTACCA come se piovessero
🎁 SPILLE ufficiali PCDA’90
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•► Il locale richiede un abbigliamento consono. Ci si riserva il diritto di selezione all'ingresso
•► Vietato l'ingresso ai minori di 18 anni
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Info e richieste :
Alex : 340 5594527
Danny : 347 0407091
Venerdì 24 Gennaio 2020 dalle 19.30 alle 22.30
John Berger e la fotografia nel racconto di Maria Nadotti
JOHN BERGER E LA FOTOGRAFIA
nel racconto di Maria Nadotti
Venerdì 24 Gennaio
Ore 19.30
Presso Senape Vivaio Urbano
in collaborazione con IGOR Libreria
http://witnessjournal.com/john-berger-e-la-fotografia/?fbclid=IwAR1EjZwSblZG32Y3PkprlHq1-j81VjDJlo6-g2n8Hle3mygiAxwl_9pKsDQ
Witness Journal organizza un incontro con Maria Nadotti - traduttrice in Italia per le opere di John Berger ma anche sua amica e collaboratrice nell’ambito di vari progetti - per ripercorrere alcuni passaggi degli scritti di Berger sulla fotografia, tra i più originali del Ventesimo secolo, dove l’autore indaga l’opera di fotografi come Henri Cartier-Bresson, Martine Franck, Jitka Hanzlová, André Kertész, W. Eugene Smith, Paul Strand e la vita degli uomini e delle donne fotografati. Con un impegno, un’intensità e una tenerezza travolgenti.
Maria Nadotti è giornalista, saggista, consulente editoriale e traduttrice; scrive di teatro, cinema, arte e cultura per testate italiane e estere.
Nata a Torino nel 1949, ha vissuto a New York dal 1980 al 1992 e successivamente ha passato lunghi periodi in Palestina. Oggi vive tra Milano e Berlino. Giornalista, saggista, consulente editoriale e traduttrice, scrive di teatro, cinema, arte e cultura per testate italiane e estere tra cui Il Secolo XIX, Il Sole 24 Ore, Lo Straniero, L’Indice, Artforum, Ms. Magazine, Conjonctures; e collabora con il settimanale Internazionale.
È autrice di Silenzio = Morte: Gli USA nel tempo dell’AIDS (Anabasi, 1994); Cassandra non abita più qui (La Tartaruga, 1996); Sesso & Genere (il Saggiatore, 1996); Scrivere al buio (La Tartaruga, 1998); Prove d’ascolto (Edizioni dell’asino, 2011); e coautrice di Nata due volte (il Saggiatore, 1995).
Ha ideato e curato vari libri tra cui: Off Screen: Women and Film in Italy (Routledge, 1988); Immagini allo schermo: La spettatrice e il cinema (Rosenberg&Sellier, 1991); Elogio del margine: Razza, sesso e mercato culturale (Feltrinelli, 1998); Il cinico non è adatto a questo mestiere: Conversazioni sul buon giornalismo (Edizioni e/o, 2000); Modi di vedere (Bollati Boringhieri, 2004); Dieci in paura (Edizioni Epoché, 2010); La speranza, nel frattempo. Una conversazione tra Arundhati Roy, John Berger e Maria Nadotti (Casagrande, 2010); Riga 32 – John Berger (Marcos y Marcos, 2012).
È autrice di due mediometraggi documentari: Elogio della costanza (2006) e Sotto tregua Gaza (2009).
John Berger (1926-2017) è stato un saggista e critico dell’arte, ma prima di tutto narratore, che con Roland Barthes e Susan Sontag ha scritto i più importanti testi sulla lettura delle fotografie.
La fotografia, scrive Berger, è nata insieme al capitalismo industriale, ma è stato solo nel Novecento che è diventata il modo più “naturale” e diffuso per occuparsi d’immagini: “si sostituì al mondo come sua testimonianza diretta”. Le fotografie assumono il ruolo che un tempo era affidato alla memoria. Fissano l’apparenza degli eventi (cit. Marco Belpoliti).
Scrivendo dell’opera dei fotografi, così come quando scrive dell’opera di pittori o scultori, John Berger non si pone come critico o storico, bensì come storyteller che arriva alla scrittura guardando le immagini e indagando sulle motivazioni umane, storiche, sociali e politiche del fotografo, mai solo sugli aspetti tecnici, formali o estetici della sua opera.
Non è un caso che Berger, dopo aver molto presto rinunciato a fotografare (“non mi dava il tempo di guardare”) optando per il disegno, la pittura e la scrittura, si dedichi a fianco del fotografo Jean Mohr, all’invenzione di una forma narrativa in cui immagine fotografica e testo scritto convivono senza duplicarsi, spiegarsi o illustrarsi, vale a dire senza ridursi a tautologia, creando una terza forma che nasce non banalmente dall’accostamento di immagine e parola, ma dalla loro sequenza e dalla loro collocazione nello spazio della pagina.
C’è, però, tra gli scritti sulla fotografia di Berger, anche un corpus più teorico, una vera e propria interrogazione su ‘cosa sia la fotografia’ e come si ponga non solo rispetto alle altre arti nel contesto della modernità, ma anche nella nostra vita di fruitori attivi (tutti facciamo foto) e passivi (tutti guardiamo le nostre fotografie), prima ancora che di spettatori/consumatori di immagini fotografiche. Infatti, oltre ad interrogarsi (come Barthes) sull’essenza della fotografia, si interroga sull’uso che ne possiamo fare.
Venerdì 24 Gennaio 2020 dalle 19.00 alle 23.00
Coppiette_Andrea Kvas
Coppiette
Andrea Kvas
solo show
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24/01/20 - 02/02/20
Opening: Venerdì 24/01 h.19:00
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Gelateria Sogni di Ghiaccio è lieta di presentare "Coppiette", mostra personale di Andrea Kvas (24 gennaio - 2 febbraio 2020).
Saranno presentati in mostra opere su tela realizzate nel corso del 2019 e caratterizzate da una spiccata eterogeneità formale.
Questa varietà è generata dal metodo di lavoro di Kvas, l'artista predilige un dialogo "alla pari" con la materia, sulla quale non impone decisioni aprioristiche.
Così i lavori in mostra sono a tutti gli effetti dei percorsi che si definiscono nel processo stesso di creazione, allo stesso modo lo spettatore è invitato ad analizzare la materia pittorica con un approccio attivo, seguendone gli sviluppi e le tracce degli imprevisti che sono occorsi durante il loro compimento.
Kvas fonde nella sua pratica un'attitudine gestuale con influenze optical e cinetiche, griglie e pattern apparentemente regolari si fondono con un uso vibrante del colore che invoglia a una fruizione dinamica dei lavori.
Kvas definisce i suoi lavori 'costruzioni' dove la rappresentazione pittorica non è una simulazione della realtà ma un tentativo di riprodurre attraverso la concretezza del mezzo pittorico le dinamiche intrinseche della realtà "se per esempio volessi creare una zona illuminata - spiega l'artista - cercherei un materiale o un metodo di lavoro che mi permetta di creare una superficie riflettente, sia essa chiara come la luce di un neon o scura come la notte".
Questo approccio fa si che i suoi lavori, seppur astratti da un punto di vista linguistico, producano nello spettatore un engagement che lo porta a coglierne la sostanziale oggettualità e la molteplice possibilità rappresentativa.
Andrea Kvas (Trieste, 1986, vive e lavora a Milano)
Il lavoro di Andrea Kvas fonde un approccio giocoso e istintivo alla pittura con un’analisi e riconsiderazione dei codici che contraddistinguono questa disciplina. La sua ricerca pittorica richiede diversi schemi di fruizione che l’hanno portato a trovare diverse intersezioni con pratiche scultoree, relazionali e curatoriali.
Mostre personali: "Staring Contest" Ermes-Ermes (Vienna, 2015), "Boy with bucket" Chert (Berlino, 2013), "Campo" Museo Marino Marini (Firenze, 2012).
Mostre collettive: #80#90 Villa Medici (Roma, 2019), "SUperHost" Like a little disaster + PaneProject (Polignano, 2019), "Supervulcanos" Tarsia (Napoli, 2019), "That's IT!" MAMbo (Bologna, 2018).
Progetti speciali: "Project Room #3" Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck (Milano, 2019), "Lo spavento della terra" Clima Gallery (Milano, 2018), "Picchio Verde" e "Dopapine" Casa Masaccio (San Giovanni Valdarno, 2014), "Laboratorio" MACRO (Roma, 2011), "Laboratorio", Brown Project Space, 2010.
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orari:
24/01_19:00-23:00
25/01_16:00-20:00
26/01_16:00-20:00
Dal 27/01 al 02/02 e in altri orari su appuntamento.
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Gelateria Sogni di Ghiaccio
Via Tanari Vecchia 5/a
40121 Bologna
gelateriasognidighiaccio@gmail.com
+39 3348178646
www.gelateriasognidighiaccio.com
Venerdì 24 Gennaio 2020 dalle 23.00 alle 05.00
Mint Sound Escape vol. XXV | Freakout Club
Una via d'uscita, una fuga nella foresta.
escapismsounds/expandingtechno/newbeat/advancedtribalism/balobaness/noboundaries/freshness&rarities.
Vinyl dancefloor.
Ai piatti:
Brasi
Filibalou
Red Chocolate
Incoherent Debts & Ultrasuoni Records Roma.
Filibalou XXL trancedelics session.
Red Chocolate shoegazin'electronics intro.
Arrivare presto e immergersi.
Artwork: http://mattiapaje.com/
more @ https://mintsound.org/
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Ingresso: 5€
Riservato ai soci AICS 2019/2020
Tesseramento 8€
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FREAKOUT CLUB
Via Zago 7/C
Bologna
Venerdì 24 Gennaio 2020 dalle 22.00 alle 03.00
L'Archivio presents Paul Cut
24 Jan 2020 at Ex Forno MAMbo
L'Archivio presents Paul Cut
L'ARCHIVIO, infamous Bologna's record store, keeps up presenting a series of finest showcase. No doubt for quality here.
◒ ◓ ◒ ◓
Paul Cut
One of the leading exponents of contemporary french house scene. Through jazz piano skills, his connection to legends like Kerri Chandler, Chez Damier or Larry Heard, with whom he toured around the globe this summer - presenting a new live project in trio with British singer Fatima - and his central role as part of D.KO Records, a key label in the renewal of electronic music in France, Paul certainly has better things to offer than a simple curriculum vitae. In fact, he could perfectly impersonate, while remaining humble, the purest essence of French House music.
soundcloud.com/paul-cut
www.residentadvisor.net/dj/paulcut
www.discogs.com/artist/4480985-Paul-Cut
Always Free.
#larchivioatexforno
Da Venerdì 24 Gennaio 2020 ore 15.45 a Domenica 26 Gennaio 2020 ore 18.45
Obiettivo Bologna. La Datapoiesis nelle città #artcity2020
Cosa: OBIETTIVO Bologna. La Datapoiesis nelle città - mostra, percorso urbano, performance, panel
Quando: 24-25-26 gennaio 2020 - Art City Bologna
Dove: Ex Chiesa San Pietro Martire / KILOWATT - Le Serre dei Giardini Margherita
Dopo Ancona, Torino e l'intensa Fall School a Ivrea, nelle fabbriche ex-Olivetti, una nuova tappa per il progetto Datapoiesis: dal 24 al 26 gennaio, a Bologna, nell'ambito di Art City.
Nella cornice di art+b=love(?) on tour, contenitore nomade dedicato al potere che l’arte ha di produrre innovazione social ed economica, e in sinergia con Maison Ventidue, “OBIETTIVO Bologna. La Datapoiesis nelle città” è un ricco evento che si articola in una mostra, un panel, un percorso urbano e una performance dedicati al connubio tra arte, scienza e tecnologie, dove i dati e la computazione diventano il mezzo per conoscere e comprendere le grandi questioni planetarie complesse come la povertà, il cambiamento climatico, l’energia, le migrazioni, la salute, l’istruzione.
Al centro della mostra OBIETTIVO: la scultura di dati che si illumina in base a quante persone entrano o escono dalla condizione di povertà assoluta e prima opera d’arte datapoietica sarà ospitata per l’occasione nell’Ex Chiesa San Pietro Martire, location che ha ridato vita alla storica chiesa di Via Orfeo.
>> OPENING - Venerdì 24 gennaio
h. 15:45
- percorso urbano “Gira la cartolina”
a cura di Piazza Grande || meeting point: Ingresso Sala Borsa
Prenotazione obbligatoria via mail a giralacartolina@piazzagrande.it. Max 25 partecipanti.
h. 17.00
- rituale datapoietico
live performance a cura di Salvatore Iaconesi || Ex Chiesa San Pietro Martire di Via Orfeo
h. 18.00
- panel "La Datapoiesis nelle città - Bologna, i dati e il welfare urbano" || Kilowatt, Serre dei Giardini Margherita - Via Castiglione, 134
- Intervengono (in ordine alfabetico): Davide Agazzi, Palazzo Guerrieri - Brindisi - Laboratorio di Innovazione Urbana;
Amir Djalali, Università di Bologna
Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, Aos - Art is open source/ HER;
Carlo Francesco Salmaso, Piazza Grande
- Modera: Federico Bomba, Sineglossa creative ground e Art+b=love?
>> Orari di apertura della mostra
OBIETTIVO sarà visitabile presso EX Chiesa San Pietro Martire, Via Orfeo, 31, 40124 Bologna nei seguenti orari
Venerdì 24 gennaio | ore 17-20
Sabato 25 gennaio |ore 10-24
Domenica 26 gennaio | ore 10-20
* Ingresso libero fino ad esaurimento posti
>> “Gira la cartolina”
Una passeggiata condotta da persone senza dimora per guardare Bologna con occhi differenti.
Il percorso si svolgerà il 24, 25 e 26 Gennaio:
- 24: partenza da Sala Borsa, ore 15.45
- 25 e 26: partenza da via Marsala 7, ore 15.45, per l'itinerario "Memorie in Centro"
Visita la pagina Facebook per ulteriori info: https://www.facebook.com/GiralaCartolinaBologna/
*Evento su prenotazione a offerta libera e consapevole entro il 22 gennaio. Per prenotazioni e maggiori info scrivere a: giralacartolina@piazzagrande.it
MORE INFO
Maggiori informazioni sul progetto Datapoiesis:
www.Datapoiesis.com
Maggiori informazioni su OBIETTIVO:
https://datapoiesis.com/home/?page_id=138
CREDITS
Datapoiesis è un progetto supportato dalla Compagnia di San Paolo, nell’ambito del Bando “ORA! Produzioni di cultura contemporanea”. Visita www.ora.compagniadisanpaolo.it.
Project partners:
Sineglossa creative ground, Human Ecosystems, PlusValue, Icona
"OBIETTIVO Bologna. La Datapoiesis nelle città” è un evento di disseminazione del progetto Datapoiesis, parte del Festival Art+b=love?, il primo festival italiano dedicato al potere innovatore dell’Arte che incontra l’Economia, la Scienza, la Società.
A cura di Maison Ventidue
e con il supporto di Mario Mirabile per le relazioni con l'Università di Bologna.
In collaborazione con:
Comune di Bologna, Dipartimento di Architettura - Università di Bologna , Kilowatt, GIT Banca Etica Bologna , Piazza Grande , Bologna Design Week, ASP Città di Bologna, Pon Metro, Insieme per il Lavoro.
L’evento è parte del programma #ARTCITYBologna, Edizione 2020